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SEO e Accessibilità: Perché un sito web accessibile ha una migliore indicizzazione

Abbiamo parlato dei dati strutturati, che sono un argomento relativamente recente per quanto riguarda i motori di ricerca. Abbiamo anche visto come usare l’intelligenza artificiale per scrivere i contenuti. È probabile che nei prossimi anni la SEO cambierà molto rispetto a come la conosciamo ora. Forse SearchGPT, anche se è ancora un prototipo, oppure strumenti simili, riusciranno a cambiare le carte in tavola nei prossimi anni.

Accessibilità e SEO: il binomio del futuro?

Un elemento che a mio avviso sta però prendendo piede ultimamente e che sarà sempre più importante è il tema dell’accessibilità.

Per approfondire il tema dell’accessibilità web, puoi visitare il portale dedicato che curo personalmente: accessibilita.digital

Quando abbiamo visto i Core Web Vitals, abbiamo potuto osservare velocemente che da qualche tempo PageSpeed Insights ha inserito l’accessibilità come valore di riferimento per il punteggio finale.

L’accessibilità web è un insieme di tecniche e metodologie per rendere un sito web più facilmente consultabile dagli utenti, soprattutto per chi è affetto da qualche forma di disabilità, ad esempio per persone cieche, ipovedenti, sordomute, e via dicendo.

Linee guida di riferimento e obblighi per i privati

Le linee guida di riferimento italiane sono gestite da AGID, mentre a livello internazionale si tende a seguire le WCAG. Su questo tema ho anche aperto un portale dedicato ad approfondimenti e guide utili, ad esempio per spiegare le linee guida AGID e le linee guida internazionali e i relativi criteri.

È bene sapere che a partire da Giugno 2025 ci sono nuovi obblighi da rispettare anche per molti soggetti privati, i quali dovranno avere un sito web accessibile. La strada per il futuro sembra essere abbastanza tracciata e definita su vari fronti: SEO e accessibilità dovranno andare a braccetto.

Cosa fare nel concreto?

Ma cosa significa questo per chi si occupa di ottimizzare un sito web per i motori di ricerca? Anzitutto, bisogna prestare particolare attenzione all’uso dei corretti tag HTML semantici. Evitiamo di usare solo i <div> e preferiamo, dove ha senso e quando possibile, i tag <nav>, <section> e <article>. Il contenitore principale tra body e footer potrebbe essere un <main>.

Ogni pagina dovrebbe avere un solo <h1>, e questo forse è già risaputo, ma anche rispettare l’ordine gerarchico è molto utile sia per la SEO sia per l’accessibilità. Dopo l’h2 usiamo un h3, e se necessario usiamo poi h4, h5 e h6 in ordine crescente. Possiamo poi tornare di nuovo all’h2 e ricominciare il giro, in base al contenuto. Ecco un semplice esempio:

  • <h1> Titolo principale: Cos’è la SEO?
    • <h2> Capitolo 1: Cos’è l’indicizzazione
      • <h3> Il ranking e il PageRank
      • <h3> Posizionare un sito sui motori di ricerca
    • <h2> Capitolo 2: Come migliorare la SEO del nostro sito
      • <h3> Link building
      • <h3> Parole chiave
        • <h4> Keyword a coda lunga
        • <h4> Keyword a coda corta
      • <h3> La sitemap
        • <h4> Sitemap XML
        • <h4> Sitemap TXT
      • <h3> …
    • <h2> …
    • <h2> Indice

In questo modo, gli utenti che usano tecnologie assistive saranno facilitati nel capire il contenuto della pagina e la sua struttura. Allo stesso modo, anche i crawler e gli spider dei motori di ricerca potranno capire meglio come è diviso il contenuto e quindi potremo ottenere un miglior posizionamento.

Per quanto riguarda i link, usare formule quali “scopri di più” o “leggi tutto” può essere problematico sia per l’accessibilità che per la SEO, proviamo quindi a inserire come testo del link lo stesso titolo della pagina di destinazione, o almeno delle parole che facciano capire più facilmente il contesto (come da criterio WCAG 2.4.4 Link Purpose).

Così facendo anche i crawler riusciranno a capire meglio i nostri link, e questo ci interessa soprattutto per i link interni.

Conclusioni

Insomma, visto che queste tematiche stanno diventando sempre più importanti, è utile conoscerle e prediligere delle buone pratiche per non farsi sfuggire ottime opportunità di miglioramento. Proviamo allora a fare quello che possiamo, sia per aiutare i nostri utenti ma anche per ottenere un vantaggio di posizionamento rispetto alla concorrenza impreparata!

Può anche essere una buona strategia da portare al proprio ufficio marketing per giustificare gli investimenti in accessibilità!

Link utili

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